Ciao! Mi chiamo Eleonora e come gran parte degli italiani ho dovuto ad un tratto scontrarmi con il famigerato “Signor Inglese”.
Come migliorare l’inglese? Premesso che non esiste alcun metodo prestabilito e valido per tutti quando si studia una lingua (come già detto qui) perché ognuno di noi sviluppa, nel corso della sua vita, un personalissimo approccio nell’apprenderla, vorrei comunque mostrare a voi lettori gli strumenti rivelatisi per me utilissimi — e che spero si riveleranno tali anche per voi — per instaurare, in circa un anno e mezzo, un piacevolissimo rapporto con… Mr. English!
Cerca di avere una meta poi… scordala!
Innanzitutto, ho cercato di avere uno scopo preciso: investire quanto avevo messo da parte dopo la laurea nel migliorare il mio inglese, avendo così una porta aperta in più nel mondo del lavoro.
Dopodiché ho cercato di dimenticarmi dello scopo non dandomi assolutamente tempistiche (cosa davvero difficile da fare perché, lo sappiamo tutti, vorremmo vedere risultati fantastici spendendo il meno possibile ed in pochissimo tempo!).
Lo scopo deve essere soltanto la fiammella che tiene accesa dentro te la voglia di andare avanti, facendoti luce nei momenti più bui, quando ti sembrerà di non progredire affatto o lentamente!
La tempistica poi non la puoi sapere in anticipo: il tuo cervello ha bisogno del suo tempo! (scopri di più)
Ridiventare allievi con tanto di lezioni…
Ecco le prime lezioni individuali. Ricordo sempre la mia prima lezione… un trauma! Ero piena di insicurezze, scorrettezze grammaticali, le parole mi uscivano a tratti e cominciavo ad arrossire e sudare ad ogni errore commesso! Poi, lezione dopo lezione, prendendo sempre più consapevolezza dei miei punti di forza e debolezza, ecco i primi miglioramenti grammaticali o la – seppur minima – maggiore fluidità nei discorsi… Tutti cambiamenti che non percepivo assolutamente giorno dopo giorno, bensì a distanza di 3/4 settimane… ma che gioia quando ne diventavo consapevole!
Dopo qualche mese di sole lezioni individuali volevo confrontarmi con altre persone che, come me, stavano cercando di migliorare il proprio inglese e cominciai a partecipare alle lezioni di gruppo; durante queste lezioni potevo rapportarmi con gli altri, esternando i miei miglioramenti o altri punti deboli che venivano fuori solo in questi momenti di puro confronto.
… e compiti per casa!
A seguito delle lezioni ecco poi i famigerati “compiti a casa”, assolutamente da non sottovalutare! Potrete prendere tutte le lezioni del mondo ma se non vi “allenerete” su quanto suggerito dal “coach” non otterrete mai i risultati prefissati.
Affiancano, ovviamente, i compiti a casa: video, libri, siti internet o radio inglesi, serie tv o film in lingua originale …VITALI! Tutti strumenti a costo zero che puoi trovare qui (leggi anche) più specificatamente elencati ed ai quali vi consiglio di aggiungere questi altri, utilissimi per migliorare la grammatica e per l’apprendimento di nuovi vocaboli:
- www.wordtwist.org
- www.beta.freerice.com
- www.englishvocabularyexercises.com
- www.perfect-english-grammar.com
Ogni giorno dedicavo – e dedico ancora! – almeno 15 minuti in attività di questo genere: spesso faccio colazione vedendomi un episodio di una tra le mie serie preferite (Friends!); mentre cucino o mi sposto ascolto sempre una radio inglese. Ricordo ancora la prima volta che accesi la radio, non capivo assolutamente niente! Poi, pian piano, cominciai a riconoscere (con immensa soddisfazione!) le parole che avevo incontrato studiando, guardando serie tv, cantando qualche canzone…
Le canzoni… Altro strumento efficacissimo (approfondisci): imparare a memoria interi testi, cantarli a squarciagola sotto la doccia o in macchina mi ha aiutato moltissimo, non solo per i vocaboli ma anche per la loro pronuncia!
Un tuo nuovo migliore amico: un taccuino
Appuntarsi sempre ogni parola nuova incontrata! Da quando iniziai questo mio percorso cominciai a prendere l’abitudine di annotare, su un piccolo taccuino, ogni vocabolo nuovo ed il suo significato, inserendolo inoltre, talvolta, in una breve frase.
Poi ho cominciato a portare questo taccuino sempre con me! Aggiornandolo e rileggendolo, ogni qual volta ne avevo modo (e ne ho modo tuttora!): in fila alla posta, sul comodino prima di addormentarmi, aspettando il turno dal medico… Così facendo il mio cervello riceveva continuamente input e restava allenato!
La verifica finale: partire (DA SOLI) per una “english speaking country”
Per chi ne ha la possibilità, immergersi per un periodo in un paese anglofono è fondamentale…
Dopo un annetto di lezioni, compiti a casa, tecnologia, app ed internet accorsi in mio aiuto presi la mia decisione: stare a Dublino per due mesi, completamente sola, così da dovermela cavare in prima persona in qualsiasi nuova situazione. Mi ero iscritta ad una scuola di inglese, studiavo tantissimo quanto appreso a lezione per poi mettere tutto in pratica nel quotidiano. Durante il mio soggiorno ho cercato di fare amicizia con ragazzi provenienti da qualsiasi altra parte del mondo che non fossero italiani! E se li incontravo mi ostinavo comunque a parlare inglese! Un grandissimo sforzo ma, del resto, avevo solamente 60 giorni e mi sentivo in dovere di non sprecare neanche un attimo della mia esperienza!
Insomma, questi sono stati tutti gli strumenti a mia disposizione per raggiungere il mio obiettivo a Novembre 2018: aver migliorato il più possibile il mio inglese ed ottenere una certificazione con risultati soddisfacenti! Avevo iniziato questo percorso a Maggio 2017 con un livello abbastanza basilare: ci vuole costanza, umiltà, pazienza… ma il vostro duro lavoro verrà ripagato e la vostra gioia sarà direttamente proporzionale a quanta fatica avrete speso!
Queste sono le cronache di una normalissima ragazza che non ha messo soltanto che impegno ed una forte motivazione in quello che faceva… nessuna dote superiore, nessun metodo miracoloso…solo “saggezza nelle sue azioni e fede nei suoi meriti”!
Buona fortuna!!